venerdì 19 febbraio 2010

Eratostene vs Buco nero

E' noto che il buco nero abbia la meglio su tutto, e anche in mostra la "voragine gravitazionale" si sta aggiudicando il primo posto nell'attirare l'interesse dei visitatori.
Non c'è paragone: nel percorso storico della mostra le domande e la curiosità degli studenti e del pubblico si infittiscono quando si parla di buchi neri, e poi a ruota stelle di neutroni, big bang, energia oscura. In altre parole, quando si arriva a parlare delle frontiere attuali dell'astrofisica.
Tuttavia a molti è sconosciuto il funzionamento di un telescopio; il modello che illustra le dimensioni del Sole rispetto alla Terra e le distanze nel sistema solare lascia spesso a bocca aperta; pochi si soffermano sul significato delle costellazioni, e solo chi "ha una certa età" ha fatto caso ai differenti colori delle stelle in cielo. Eratostene, chi era costui?
Intravedo dunque almeno due punti su cui insistere: mostrare che le spalle dei giganti del passato erano veramente larghe, altrimenti ti saluto buco nero... E poi invitare a riprendere confidenza con l'osservazione del cielo, perché più che mai in astronomia "l'occhio vuole la sua parte"...

giovedì 18 febbraio 2010

Braccia rubate all'agricoltura



Chi di voi ha avuto occasione di visitare la mostra si sarà accorto che abbiamo qualche problemino con il nostro orticello spaziale. :-P

Si tratta di un disco rotante contenente delle piantine che, a rigor di fisica, dovrebbero crescere con il fusto inclinato verso il centro per via della forza centrifuga (sì sì, è una forza apparente, ma ci mettiamo nel sistema di riferimento rotante della povera piantina, ok? :P).
La cosa interessante è che non solo dovrebbero crescere inclinate ma pure subendo una gravità superiore a quella terrestre. Nella parte più esterna una volta e mezzo maggiore. Un po' come se le piantassimo su un pianeta alieno più grande della Terra.

Purtroppo però le nostre piantine spaziali (crescione ed erba gatta) non hanno proprio voglia di collaborare e fanno quel che vogliono: alcune non crescono affatto, altre si afflosciano.

Ho l'impressione però che la colpa non sia né delle piantine né di Isacco Newton.
Piuttosto mi sa che è un po' troppo pretendere che crescano con 2 cm di terra, un faretto qualunque e l'acqua dimenticata qualche volta di troppo.
Questa settimana abbiamo buttato via tutto e ricomiciato da capo.

Se funziona, insalata di crescione alieno per tutti!

lunedì 15 febbraio 2010

Diamo un nome al planetario di Spaziale!

A dire il vero non è che non abbia un nome. O meglio, ce l'aveva nella sua vita precedente al Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni: Planetario Digitale "Columbia".
Ora che la cupola è stata migliorata ed è stato installato il nuovo proiettore FullHD, il planetario ha bisogno di un nuovo nome!
Ci servono idee, consigli e brainstorming! Quindi avanti con le proposte, vi vogliamo creativi!
Ci piacerebbe trovare un nome con significato del tipo "porta stellare" senza però cadere nell'inflazionato "Stargate".
Comunque sia, qualunque idea va benissimo!
Intanto elenco un po' di nomi che ci sono venuti in mente:
  • StarBall
  • StarMind
  • Kosmos
  • Blazer
Si può giocare componendo vari nomi, meglio se monosillabili come sopra. Star- si adatta abbastanza bene. Potrebbe uscire qualcosa di simpatico anche con il suffisso -dromo come che so.. Stellòdromo.. in effetti come in un circuito automobilistico gli astri si rincorrono e sorpassano sulle loro orbite. Oppure Stelloscopio.
Non son convinto del tutto dei nomi proposti, ma forse sono da spunto per voi.

Dopo aver giocato con i nomi, un altro filone potrebbe essere quello mitologico. Francesco suggeriva di provare ad attingere alla mitologia norenna ad esempio. Molti nomi nordici son pieni di significati molto interessanti ma spesso purtroppo impronunciabili o assomiglianti a nomi commerciali di medicine ;)

Un terzo filone potrebbe essere quello delle dediche e anche qui ci si può sbizzarrire.
Per quanto mi riguarda dedicarlo a Carl Sagan sarebbe meraviglioso.
Non esiste divulgatore astronomico che mi faccia emozionare come Sagan. Far vivere Sagan e i suoi pensieri nella memoria del pubblico, soprattutto quello italiano che lo conosce poco, è una cosa da assolutamente da considerare.

Bene, ora tocca a voi!!

giovedì 11 febbraio 2010

La webcam di Cristoforo Colombo

Un rischio che a mio parere una mostra come Spaziale! corre col passare dei giorni, è quello di sedimentarsi sui contenuti.
Logicamente il singolo nuovo visitatore non ha questa impressione. Il filo logico della mostra è ben pensato e gli stessi contenuti hanno livelli di lettura e approfondimento differenti ma io intendo qualcosa di diverso e non riguarda solo Spaziale! ma tutte le mostre ed esposizioni in generale.
E' come se le mostre vivessero in una dimensione temporale propria, con le lancette del tempo ferme al momento in cui si è messa la firma finale sul progetto realizzativo.
Quello che secondo me è importante e sto provando a fare, è cercare ove possibile di aggiungere collegamenti sugli avvenimenti del presente, ovviamente astronomici ed astronautici.
Mostrare il lancio dello shuttle in diretta come abbiamo fatto l'altro giorno può essere un esempio. Oppure mostrare il cielo del giorno al planetario ed invitare a confrontarlo la sera stessa con il cielo vero. Mi piacerebbe pure, nella sezione dedicata all'astronautica, iniziare a mostrare costantemente le immagini quotidiane che ci arrivano da Marte, da Saturno o dalla ISS. Il pubblico non è disinteressato, anzi.
Semplicemente non è a conoscenza del fatto che abbiamo la fortuna di vivere in un epoca in cui è possibile essere noi stessi esploratori, e vedere praticamente in diretta dei luoghi che mai nessuno prima di quel momento aveva mai visto. Cristoforo Colombo purtroppo non potè mettere una webcam sulle sue caravelle :)

martedì 9 febbraio 2010

Il cielo d'inverno...

Una delle costellazioni più visibili nei nostri cieli in inverno è sicuramente Orione. Per chi come me abita a queste latitudini (Trentino) durante la notte la vedrà sempre "dritta", ma cosa succederebbe se ci muovessimo è andassimo, per esempio, al di sotto delle equatore? Beh, a quel punto la potremmo osservare "storta".
Nel 2006 durante una vacanza in Egitto mi era già capitato di vederla "sdraiata", chissà che in un futuro non troppo lontano non possa ammirarla all'ingiù come in questa fotografia...

domenica 7 febbraio 2010

Iniziazione di fuoco

Mi piace lavorare. Il primo pomeriggio Spaziale è stato davvero fiko. E' bello incontrare la riservatezza delle persone che scrutano intorno con timidezza, che non toccano, non provano, non sperimentano e condurle poco a poco dentro ad un concetto, dentro ad una realtà lontana, magari a toccare con mano una stella attraverso la sua firma spettrale o sulla luna, a gravità un sesto. Ad un certo punto, dopo il centesimo bambino che attacco ai palloni mi guardo intorno ed osservo un po' gli adulti che guardano, si stupiscono ma guardano soltanto. Così butto lì una provocazione e dico "ma come, è pieno di bambini pronti a partire per la luna e nemmeno un adulto che abbia il coraggio di imitarli?" Una signora mi guarda e mi risponde "Non è che non sono coraggiosa, è che non lo voglio fare!". Insomma da ridere. Un'altra immagine, un ragazzotto che pretendeva di piantare l'obelisco di Eratostene su Rovereto, perché lui abitava a Rovereto e voleva vedere l'ombra dell'obelisco a casa sua. Vagli a spiegare che a Rovereto non hanno predisposto il magnete per l'obelisco!! Tanta gente, forse anche qualcuno a cui sono servite le mie spiegazioni sulla curvatura spaziotemporale, che ho ripassato proprio qualche giorno fa per sicurezza. In una parola, fiko!

venerdì 5 febbraio 2010

Siamo tutti ciechi alle microonde

Non è stata la prima volta da quando faccio divulgazione astronomica, comunque sia la cosa non mi ha lasciato affatto indifferente tanto che continuo a ripensarci.
Questo pomeriggio un non-vedente ha fatto visita alla mostra ed è stato davvero un dialogo bello.

Con l'abissi cosmici siamo in contatto solo tramite la luce ma spesso ci si dimentica che la luce visibile è solo una minima parte delle onde elettromagnetiche che provengono dallo spazio e così, di fronte al radiotelescopio esposto in mostra constatiamo: "Sì, siamo tutti ciechi alle microonde, tutti allo stesso modo, siamo tutti sulla stessa linea di partenza".
E di lì il confronto è continuato sulle altre cose che un non-vedente coglie senz'altro meglio di molti altri visitatori: la nota del diapason pulita e chiara come la banda H alfa dell'idrogeno, la variazione doppler del suo tono, il viaggio mentale fra miliardi di galassie in allontanamento,...

Sto ancora viaggiando.
Grazie :)

martedì 2 febbraio 2010

Astro App

Nei giorni ante mostra ravanando sull'App Store di Apple alla ricerca di qualche succosa applicazione astronomica gratuita per iPod Touch/iPhone sono incappato nei seguenti programmi:

  1. APOD - Astronomy Picture of the Day
  2. Hubble (wiki)
  3. HubbleZoom
  4. NASA
  5. 3D Sun (wiki)
  6. Moon Globe
  7. Pianeti (recensione app)
  8. Exoplanet (wiki)

Se ne avete la possibilità consiglio caldamente di installare e darci un'occhiata!

lunedì 1 febbraio 2010

Chi ha smarrito Laika sulla ISS?

Questa mattina abbiamo trovato a bordo della International Space Station un cagnolino smarrito :)
Se il piccolo proprietario ne sente la mancanza faccia visita alla portineria!

Nel frattempo lo adottiamo come mascotte della mostra e non potevamo che chiamarlo Laika!